Sicurezza è una parola italiana che sul piano pratico per milioni di persone significa il vuoto assoluto.

Potrei citare categorie specifiche: datori di lavoro, operatori, commercianti, autorità di controllo e perfino i poteri dello Stato.

Volete qualche esempio?

Ad esempio, giusto perché è di attualità da oltre un anno, ha senso che non solo un governo ma due che si sono succeduti, per far fronte ad una situazione di pericolo estremo, decidano per decreto che le mascherine dispositivo medico che servono per non infettare gli altri siano equiparate a dei dispositivi di protezione individuale, molto più efficaci e che hanno lo scopo di proteggere chi le indossa?

Inutile parlare degli incidenti sul lavoro, ormai se non sono gravissimi e non forniscono materiale ai media, non finiscono neppure sui TG, che invece dedicano ampio spazio e molte serate all’omicidio di un pluripregiudicato che aveva la particolarità di un soprannome fumettistico “Diabolik”.

Per la morte di personaggi che molto hanno dato al nostro Paese solo un piccolo, banale, ipocrita “coccodrillo”, ma lasciamo perdere, gli incidenti sul lavoro non fanno audience.

La gente si stufa ad ascoltare le solite notizie, come se dietro a queste “solite notizie” non ci fossero vite e persone che non vivranno mai più come prima.

Ciò che invece è imbarazzante perché è diffusissimo è il concetto comune di sicurezza.

Quali prodotti sono soggetti a procedure di verifica della sicurezza?

Moltissime persone pensano che solo i prodotti con obbligo di marcatura CE debbano essere sottoposti ad una procedura che ne verifichi la sicurezza.

Quando durante le nostre conversazioni con chi ci contatta chiediamo:

ma secondo Lei, come consumatore, non come fabbricante, non ritiene che tutti i prodotti che acquista dovrebbero essere sicuri?

sentiamo un attimo di silenzio perplesso.

Non ci avevano mai pensato, ritenevano che solo per i prodotti con obbligo di marchio CE si dovesse dimostrare formalmente la sicurezza, per gli altri nessun tipo di verifica.

Qualcuno, anche tra le autorità di controllo, pensa che solo i giocattoli e i prodotti elettrici abbiano la necessità del marchio CE. Altri per contro la pretendono anche sulle cover di plastica dei cellulari, mondo fantasioso, laddove manca la conoscenza interviene la creatività.

Quando rispondiamo a specifica richiesta che un prodotto non ha l’obbligo della marcatura CE, percepiamo un sospiro di alleggerimento dell’animo, come dire: che bello non devo fare nulla. E nulla faranno, anche dopo le nostre spiegazioni.

A quale direttiva sulla sicurezza sono soggetti TUTTI i prodotti?

Qualcuno si stupisce ancora, altri ignorano volutamente, che esiste una direttiva che vale per tutto e per tutti, i latini direbbero “erga omnes”.

Si chiama 2001/95/CEsicurezza generale dei prodotti” e si deve considerare SEMPRE, anche quando esistono direttive o regolamenti specifici.

Questa direttiva tanto importante ed estesa, quanto sconosciuta, sancisce un criterio avulso all’italico DNA, ovvero: ogni prodotto immesso sul mercato UE deve essere sicuro e bisogna dimostrarlo.

I documenti necessari per tale dimostrazione costituiscono il Fascicolo Tecnico, sconosciuto quasi tanto quanto questa direttiva e che deve essere a disposizione delle autorità che spesso non sanno neppure che esiste e che lo devono richiedere, perdendosi in indagini particolari sulla forma del CE o sul Cina Export una delle leggende metropolitane di maggior successo.

Ribadiamo che non esiste deroga alla sicurezza neppure se firmata dal Presidente dei Consiglio e per tutti i prodotti si deve far riferimento alla direttiva 2001/95/CE oltre alle altre se pertinenti.

Ti servono informazioni sulla sicurezza dei prodotti?

Devi sapere che un prodotto per essere immesso sul mercato deve essere sicuro ed in regola con le leggi in vigore pertinenti.

Se sei fabbricante o importatore devi predisporre il fascicolo tecnico per ciascuno dei prodotti che immetti all’interno del mercato comunitario, indipendentemente dall’obbligo di marcatura CE.

Il fascicolo tecnico è SEMPRE necessario e obbligatorio.

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Puoi scaricare la direttiva 2001/95/CE in formato pdf cliccando su questo link

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