Analisi dei rischi

In cosa consiste l’analisi dei rischi?

L’analisi dei rischi rappresenta la parte iniziale nonchè la più importante per la costituzione del fascicolo tecnico e non può mai mancare.

Per svolgere l’analisi dei rischi possono essere applicati differenti metodi e tutti mirano ad analizzare dettagliatamente le caratteristiche meccaniche, chimiche, elettriche, ambientali, ecc del prodotto.

Lo scopo dell’analisi è infatti quello di portare alla luce potenziali fonti di rischio derivanti dall’uso del prodotto.

I rischi emersi poi devono essere gestiti da parte del fabbricante a partire dall’ideazione del prodotto ed eliminati dove possibile. Si parla quindi di “risoluzione del rischio“.

Cosa sono i rischi residui?

Quando l’eliminazione completa del rischio emerso non è possibile, si parla di “rischio residuo” ed il fabbricante deve citare tutte le contromisure necessarie per tutelare l’utilizzatore.

Egli dunque deve riportare i rischi residui sul manuale di uso e manutenzione del prodotto e ,dove possibile, deve segnalarli anche sul prodotto stesso.

Da quanto sopra, emergono due aspetti molto importanti:

1. l’analisi dei rischi va eseguita da un tecnico preparato, meglio se esterno all’organizzazione aziendale, per garantire una visione terza. Con questo sistema, infatti, vengono messi in risalto aspetti molto spesso trascurati in quanto assimilati come routine.
2. Il manuale d’uso e manutenzione deve sempre essere redatto a partire da un’analisi dei rischi già effettuata. Uno degli errori più frequenti è infatti quello di realizzare prima il manuale, e solo successivamente il fascicolo tecnico e l’ analisi dei rischi.

L’analisi dei rischi è la base su cui si fonda la sicurezza dei prodotti, senza la quale non si può garantire la sicurezza e non si può realizzare una marcatura CE rispettosa della legge.