La situazione attuale in cui si trova il nostro Paese, ci porta a trattare la questione delle energie rinnovabili e dei rigassificatori.

La recente crisi energetica, scaturita sia da irragionevoli speculazioni in nessun modo giustificabili sia dalla guerra scatenata nei confronti dell’Ucraina, ha messo in evidenza una situazione di debolezza energetica del nostro Paese.

Sarebbe stato possibile evitarla?

I ritardi nello sfruttamento delle energie rinnovabili e la sottovalutazione di avere principalmente un solo fornitore di gas che crea quindi un vincolo difficilmente superabile stanno creando difficoltà a tutto il Paese.

Sia le aziende che i privati hanno la necessità di poter usufruire del gas e dell’energia elettrica con costanza e continuità. Oggi è impensabile poter vivere senza queste fonti energetiche.

Come avviene l’approvvigionamento di gas?

Il modo più tradizionale per approvvigionarsi di gas è il gasdotto ovvero una conduttura lunga migliaia di chilometri che dai luoghi di estrazione fa arrivare il gas fino alle nostre case.

Un metodo meno tradizionale è quello di trasportare il gas liquido con delle navi cisterna e poi trasformarlo in gas per immetterlo nella rete di distribuzione.

Per poter compiere questa operazione è necessario un impianto denominato rigassificatore ovvero una struttura molto complessa in grado di prelevare il gas in forma liquida dalle navi e attraverso un sistema di progressivo riscaldamento farlo diventare gassoso.

Normalmente i rigassificatori proprio per la loro natura vengono posizionati sul mare vicino alle coste per la comodità di accesso alle navi ed anche per evitare inutili pericoli alle popolazioni nel caso in cui fossero posizionati sulla terraferma.

Sfruttamento delle energie rinnovabili o rigassificatori?

Questi impianti sono ovviamente rilevanti dal punto di vista dimensionale e hanno trovato nel nostro Paese degli acerrimi oppositori che a difesa dell’ambiente si sono sempre opposti alla loro costruzione.

Appare ora evidente che chi aveva il potere di decidere sulle fonti energetiche non ha brillato per tempismo e lungimiranza. Lo stesso vale per coloro che pretendono in ogni caso di difendere l’ambiente che non hanno avuto delle visioni molto intelligenti.

Infatti, oggi molti si ricredono su queste posizioni perché costringere le aziende e i cittadini ad essere ricattati da un solo fornitore e dai venditori di queste materie prime non è stata certamente una battaglia di avanguardia.

Il semplice fatto di voler difendere l’ambiente a prescindere da tutto il resto quando in realtà in questo caso per ambiente si intende solo il profilo del mare, non è segno di lungimiranza.  Il benessere comune, infatti, dovrebbe essere sempre al primo posto di tutti. Le maggioranze che si sono seguite nel governo del Paese avrebbero dovuto pensare a fornitori alternativi e rispondere in modo corretto a questi difensori dell’ambiente per i quali evidentemente l’uomo non fa parte dell’ambiente.

Se da un lato coloro che non rispettano l’ambiente creano ovviamente problemi di riflesso per l’uomo, è altrettanto vero che la difesa dell’ambiente in qualsiasi forma, ad esempio lo skyline, dovrebbe tener conto di alcune esigenze primarie dell’uomo.

Oggi, quindi, dobbiamo ringraziare da un lato coloro che non hanno previsto in maniera efficace l’utilizzo delle risorse naturali come per esempio la luce solare quindi rinnovabile, inesauribile e a costo praticamente nullo. Dall’altro dobbiamo ringraziare pure coloro che per difendere il profilo dei nostri mari hanno impedito la costruzione dei rigassificatori.

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