Nell’ambito della sicurezza dei prodotti e della marcatura CE, sentiamo spesso, anzi spessissimo parlare di certificazione CE e di autocertificazione CE.

Il termine certificazione viene erroneamente utilizzato al posto di marcatura CE o di dichiarazione di conformità.

In questo articolo vi forniamo informazioni utili a capire cosa significano questi termini e quali documenti servono al fabbricante per immettere un prodotto nel Mercato Comunitario in maniera corretta e legale.

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La terminologia

Certificazione: garanzia scritta da parte di un soggetto terzo relativa alle caratteristiche di un prodotto, di una situazione, di uno stato di salute. Si riferisce sempre ad una situazione specifica e contingente, non può mai essere estesa per similitudine ad altri prodotti o tempi diversi; infatti, un certificato ha anche una validità temporale. 

Autocertificazione: ossimoro, contraddizione di termini, termine a cui si da un significato inesatto, perché confuso con autodichiarazione. Certificare sé stessi è privo di senso.

Cos’è un certificato in ambito di marcatura CE?

Per le persone comuni, ma anche per gli addetti ai lavori, un certificato ed una dichiarazione sono la stessa cosa, così come pensare che un certificato sia o sostituisca la marcatura CE, che è invece un processo che riguarda tutta la vita di un prodotto.

Un certificato è sempre emesso da un ente terzo, dopo avere valutato le caratteristiche di un campione e/o il metodo di produzione ed afferma che quello che è stato controllato soddisfa le condizioni previste da una norma o da una legge.

Il certificato NON può quindi garantire tutti i prodotti che un fabbricante immette in commercio, e questa “non garanzia” è scritta molto chiaramente su ogni certificato emesso da un organismo serio.

Peccato che gli stessi organismi nelle loro comunicazioni commerciali facciano intendere, anche se con termini ineccepibili, che i certificati sono:  

• sempre necessari, il che è falso
• in qualche modo sostitutivi della marcatura CE, altrettanto falso.

I certificati sono sempre utili, a volte necessari, perché imposti dalla legge, MAI sufficienti, perché sono un complemento di tutti i documenti necessari previsti dalle leggi sulla marcatura CE e sulla sicurezza dei prodotti.

Quindi NON confondiamo mai certificazione con marcatura CE.

 Cosa si intende per autocertificazione CE?

L’autocertificazione è un modo con cui si intende che il fabbricante può operare da solo per fare la marcatura CE, senza necessità di ricorrere ai certificati emessi da un organismo terzo.

Innanzitutto, è bene ricordare che la marcatura CE e la sicurezza dei prodotti è sempre un obbligo esclusivo del fabbricante Europeo (l’importatore da un paese extra UE è considerato fabbricate) e solo lui la deve e la può fare e dichiarare.

Non bisogna confondere la dichiarazione di conformità, che è solo uno dei documenti che sono necessari per la marcatura CE, con un certificato emesso da fabbricante, che non può certificare sé stesso, mentre invece deve garantire la sicurezza di tutti i prodotti che realizza.

Cos’è importante ricordare sempre?

Sinteticamente va tenuto a mente che:

• il certificato CE NON è la marcatura CE
• l’autocertificazione CE NON esiste
• il certificato NON è sufficiente per rispettare la legge
• è SEMPRE necessaria la dichiarazione di conformità
• la dichiarazione di conformità fa parte della marcatura CE, ma non è tutta la marcatura CE, c’è molto altro da fare

La CEC.Group può fornire tutti i chiarimenti e l’assistenza necessari per comprendere cosa siano la certificazione CE e l’autocertificazione CE e come vengano erroneamente intesi in ambito di marcatura CE e sicurezza dei prodotti.

Sei un fabbricante o un importatore e ti servono informazioni su certificazione CE e autocertificazione CE?

Qualunque sia il Tuo settore produttivo, devi sapere che per essere in regola con le leggi in vigore devi predisporre il fascicolo tecnico per ciascuno dei prodotti che immetti all’interno del Mercato Comunitario.

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